Intelligenza artificiale: applicazioni in apicoltura

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Sono maturi i tempi per un’applicazione dell’Intelligenza artificiale in Apicoltura? La ricerca scientifica sta portando rilevanti contributi per aiutare gli apicoltori ad affrontare e risolvere le annose sfide? Saranno interessati professionisti e hobbisti? Proviamo a rispondere coinvolgendo alcuni degli attori che operano nei diversi campi della ricerca e dell’apicoltura

Nel numero di dicembre di Apinsieme la seconda parte del servizio su IA e Apicoltura. Ringrazio Giuseppe Manno, David Baracchi, Paolo Spiccalunto e Michela Pusceddu per averci raccontato le loro esperienze. Qui si seguito l’incipit dell’articolo e in fondo trovate il link all’intero articolo.

Nella prima parte, uscita a Novembre, abbiamo analizzato cosa è l’Intelligenza Artificiale (IA), i suoi possibili campi di applicazione ed evidenziato rischi e opportunità. In questa seconda parte entriamo più in dettaglio nel campo di applicazione dell’IA all’apicoltura. Ci aiuteranno alla comprensione del fenomeno Giuseppe Manno, fondatore di Apicoltura urbana, società benefit. Con l’azienda norvegese Beefutures sta sperimentando in campo, in Italia, la fattibilità dell’IA in apicoltura. E ancora, il parere di Paolo Spiccalunto, della azienda Apicoltura Spiccalunto, Presidente di Arnia Onlus e dirigente di Miele in Cooperativa.
Il punto di vista della ricerca scientifica lo affrontiamo con:
David Baracchi, ricercatore e professore associato alla Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Biologia, CBE Lab;
Michela Pusceddu, apidologa ed etologa, ricercatrice presso il Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Sassari, che ci parla del progetto PRIN Varroa e Intelligenza artificiale.

L’articolo è stato pubblicato su Apinsieme, Dicembre 2024. Qui di seguito la versione integrale in pdf. Vuoi sostenere Apinsieme? Abbonati


 

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