Umbria, terra di Francesco e di presepi… Qui a Perugia Virgilio Ancellotti, biologo e apicoltore, oltre che appassionato educatore, ci racconta di come le api, la biologia e la tradizione riescano a coinvolgere bambini e genitori
Virgilio, ben ritrovato. Inizia un nuovo anno e avrai fatto un consuntivo delle attività di apididattica del passato anno. E di quelli futuri cosa ci racconti? Le ultime esperienze che ci hai raccontato risalgono ormai a due anni fa…
«Buongiorno Enrico e ben trovato anche a te, in effetti stavo pensando che il 2021 si sta concludendo in un modo del tutto inaspettato! L’emergenza sanitaria ci ha tenuti a casa, lontano gli uni dagli altri, abbiamo vissuto periodi veramente difficili e non penso a noi, penso più ai bambini e ai ragazzi che hanno perso nel giro di pochi giorni la socialità. Le attività didattiche sono passate a distanza poi di nuovo in presenza, penso a tutto ciò che comporta e che comporterà a livello emotivo e relazionare e, cercando di vivere il presente, mi faccio domande per il futuro… Intanto le api, seppure con una stagione drammatica, hanno continuato a vivere di relazioni secondo il loro modello di vita. Inaspettato perché appena è stato possibile abbiamo organizzato eventi, che hanno visto la partecipazione di tanti genitori e bambini, forse alla ricerca della socialità perduta e del bisogno di tornare alla normalità».
Nelle recenti feste natalizie sei stato molto impegnato con l’associazione di Borgo Sant’Antonio Porta Pesa di Perugia. Come avete coinvolto i bambini e i genitori alla scoperta del mondo delle api? «L’associazione Borgo Sant’Antonio Porta Pesa nasce nel 2010 dalla volontà di alcuni borgaroli che, pur essendo andati a vivere altrove, hanno lasciato un pezzo di cuore in questa zona della città. A seguire si sono aggiunte tante persone
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L’articolo è stato pubblicato su Apinsieme, gennaio 2022. Qui di seguito la versione integrale in pdf